Pinot Nero della Sala 2021 Antinori
€60,00 Il prezzo originale era: €60,00.€48,00Il prezzo attuale è: €48,00.
Disponibile
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Tipologia vino | |
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Nazione | |
Regione | |
Produttore | Antinori |
Denominazione | |
Formato | 0.75 l |
- Uvaggio: Pinot Nero 100%
- Graduazione Alcolica: 14% Vol
- Affinamento: Acciaio/Bottiglia
- Temperatura di servizio: 16/18 °C
Pinot Nero della Sala
Prodotto dal 1990 esclusivamente da uve Pinot Nero è, in un certo senso, “l’alter ego” del Cervaro: insieme rappresentano le due diverse espressioni dell’anima complessa e raffinata del Castello della Sala.
I 4 ettari di vigneto da cui è prodotto sono situati ad oltre 400 metri s.l.m. su suoli calcarei ricchi di fossili con sabbie di origine sedimentaria che risalgono al Pliocene.
Note di Degustazione
Il Pinot Nero della Sala 2021 si presenta di un colore rosso rubino penetrabile con riflessi leggermente granati.
Alnaso esprime un bouquet delicato: note di lampone, ribes rosso e fragoline di bosco si uniscono aleggere sensazioni speziate di pepe rosa.
Al palato è armonioso, scorrevole, con tannini sottili: un vino suadente e al tempo stesso complesso.
Il finale è fresco, sapido e contraddistinto da un’ottima persistenza.
La Storia Della Cantina
Il Castello della Sala è stato costruito nel 1350 per Angelo Monaldeschi della Vipera, la cui famiglia era giunta in Italia al seguito di Carlo Magno nel IX secolo.
Dal 1300 i membri della famiglia si osteggiavano per il controllo di Orvieto, raggiunto nel 1437 da parte di Gentile, nipote di Angelo dei Monaldeschi della Vipera e dittatore della città per circa un decennio.
Dopo la morte di Gentile avvenuta nel 1466 si inaugura una stagione serena al castello coronata dal matrimonio rappacificatore tra Pietro Antonio della Vipera, figlio di Gentile, e sua cugina Giovanna Monaldeschi della Cervara.
Gli orvietani stimano Pietro Antonio e Giovanna della Cervara inizia i lavori di restauro del castello e fa dipingere la Cappella dei Re Magi all’ingresso del maniero.
I coniugi legano inoltre il loro nome al magnifico Duomo di Orvieto e contribuiscono alla spesa delle pitture del Signorelli, nella Cappella Nuova della Cattedrale.
In seguito alla morte di Pietro Antonio, avvenuta nel 1516, Giovanna esaudisce il desiderio del consorte e dona il Castello e le sue terre all’Opera Pia di Santa Maria, cioè al Duomo di Orvieto.
Il Castello rimarrà al Duomo fino al 1860, anno in cui verrà incamerato dal nascente Stato Italiano e in seguito alienato a diversi proprietari privati.
Nel 1940 il Marchese Niccolò Antinori, padre di Piero, diviene proprietario della tenuta con la consapevolezza che l’area fosse altamente vocata alla produzione di vini bianchi.
Dopo anni di abbandono il Castello della Sala si avvia verso la sua rinascita.
La Famiglia Antinori si dedica alla produzione vinicola da più di seicento anni: da quando, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell’ Arte Fiorentina dei Vinattieri.
In tutta la sua lunga storia, attraverso 26 generazioni, la famiglia ha sempre gestito direttamente questa attività con scelte innovative e talvolta coraggiose ma sempre mantenendo inalterato il rispetto per le tradizioni e per il territorio.
Oggi la società è presieduta da Albiera Antinori, con il supporto delle due sorelle Allegra e Alessia, coinvolte in prima persona nelle attività aziendali.
Il padre, Marchese Piero Antinori, è attualmente il Presidente Onorario della società.
Tradizione, passione ed intuizione sono state le qualità trainanti che hanno condotto i Marchesi Antinori ad affermarsi come uno dei principali produttori italiani di vini di alta qualità.
L’azienda è tra i Soci Fondatori dell’Associazione Marchi Storici d’Italia, realtà per la tutela, il sostegno e la promozione dei Marchi Storici d’Italia.
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